“Utilizzo del digitale”: regole, opportunità, limiti

“Utilizzo del digitale”: tecnologia e nuove generazioni

Published on : 27/04/22
  • L’uso del digitale nei giovani e nei bambini è sempre un tema controverso fra i genitori, che si interrogano su quale sia l’età migliore e il modo corretto per approcciare il mondo tecnologico.

    Questo argomento è stato oggetto di discussione durante l’incontro online “Utilizzo del Digitale: regole, opportunità e limiti”, in cui sono stati affrontati i quesiti più comuni sull’uso delle tecnologie da parte delle nuove generazioni.

    Scuola Genitori CPP insieme a Crescendo by Sodexo

    L’obiettivo dell’evento, organizzato dalla Scuola Genitori CPP (Centro Pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) in collaborazione con Crescendo by Sodexo e tenuto da Emanuela Cusimano, pedagogista, counselor ed esperta nei processi formativi sulla gestione dei conflitti per educatori, genitori e insegnanti e da Paola Madona, responsabile dei servizi educativi per Sodexo, era quello di sviluppare le strategie migliori per educare ad un uso più consapevole della tecnologia.

    Il digitale è ormai nella vita di bambini e ragazzi in differenti ambiti, è perciò opportuno interrogarsi su quali siano i possibili rischi, i danni, le difficoltà di crescita o sviluppo che la tecnologia comporta. In più è stato realizzato un focus sulle azioni da mettere in atto per utilizzare al meglio i nuovi strumenti digitali facendo leva sul ruolo educativo, con definizione di regole, limiti e opportunità per sfruttare al massimo la potenzialità della tecnologia.

    La parola agli esperti

    Come emerso dall’incontro, a cui hanno assistito oltre  400 partecipanti, secondo Emanuela Cusimano occorre uscire dal dibattito comune del "Digitale sì, digitale no" e interrogarsi in modo costruttivo su rischi e utilità delle nuove tecnologie. “In mano ai ragazzi gli strumenti digitali possono essere un’opportunità di conoscenza del lontano, del diverso, ma è comunque sul fronte della realtà che si gioca il piano della relazione. Diciamo che l'età indicata potrebbe essere quella dei 13 anni - ha spiegato la Cusimano - ma le famiglie su questo punto si dividono: c'è chi procrastina il regalo dello smartphone alla fine delle medie e chi invece non lo fa. Alcuni bambini addirittura arrivano ad avere un telefono a nove anni, ma a quell'età non è necessario. Ci sono anche i genitori che danno lo smartphone in mano ai bambini piccoli per tenerli tranquilli, ma in questo modo precludono loro la possibilità di esplorare il mondo”.
    Esistono dunque limiti necessari da imporre in famiglia circa l’utilizzo dei dispositivi digitali: Il primo è legato al rispetto delle ore di sonno che per un bambino devono essere almeno otto e anche gli stessi adulti devono essere d'esempio. Il secondo è quello del pasto: mentre si mangia non bisognerebbe tenere acceso nessun dispositivo tecnologico, tanto più perché il pranzo e la cena a volte sono l'unico momento per parlare.
    Perfettamente allineata anche Paola Madona che ha ribadito come “anche Sodexo segue quelle che sono le indicazioni del CPP riguardo il tema dell’approccio al digitale delle nuove generazioni, dai bambini ai ragazzi. Per questo i nostri team educativi sono sempre impegnati al fianco delle famiglie per accompagnarle nelle scelte da affrontare e per informarle su rischi e potenzialità dei device digitali."

    Tecnologia e fasce d’età

    L’incontro è stata anche l’occasione per approfondire il tema fasce d’età e utilizzo della tecnologia. Prima dei 3 anni, per esempio, un bambino necessita di sviluppare competenze interagendo con l’ambiente attraverso esperienze sensoriali che utilizzino tutti e cinque i sensi; per questo non ha bisogno di videoschermi, non ha bisogno di una realtà virtuale. Tra i 3 e i 6 anni mezz’ora di videoschermi al giorno è più che sufficiente, e l’accesso a internet resta vietato. È importante che il bambino sviluppi alcune capacità collegate all’immaginazione o alla motricità per implementare le competenze relazionali e sociali. Dai 6 ai 9 anni, invece, si inizia a spiegare loro come utilizzare i videogiochi, la tv, il digitale, ma non internet, insegnando al bambino a proteggersi da solo. Dall’incontro è emerso poi come tra i 9 e i 12 anni inizi un nuovo mondo per i bambini: più propenso all’autonomia e all’indipendenza. Per questo servono regole chiare come il tempo da dedicare ai videoschermi, internet solo in casa, il pc in una zona accessibile a chiunque e l’inserimento di password e filtri di controllo parentale. Infine, si è parlato di come educare i nostri figli dai 12 anni in avanti, gestendo il distacco verso la piena autonomia, ma mantenendo alcuni limiti necessari come lo spegnimento dello smartphone durante la notte.