Finger Food, riscoprire il piacere del cibo per i pazienti Alzheimer

Published on : 20/09/22
  • Assicurare una nutrizione corretta e bilanciata alle persone affette da patologie come l’Alzheimer richiede un nuovo approccio alla nutrizione

    Non rinunciare al gusto del cibo e mantenere una dieta equilibrata anche in presenza di Alzheimer e demenza: è quello che Sodexo ha realizzato in una struttura sanitaria per anziani grazie ad un menu proposto in modalità Finger Food.
    Questo progetto nasce in risposta alla richiesta di venire incontro alle esigenze alimentari degli ospiti, pazienti nel nucleo Alzheimer e del centro diurno collegato, e di mantenere un regime alimentare adeguato, riducendo il rischio della perdita di peso.

    Tra le difficoltà create dalla malattia alcune riguardano proprio il momento dell’assunzione del cibo perché col passare del tempo i pazienti affetti da demenza mostrano una forte inappetenza, l’impossibilità a stare seduti per il tempo necessario all’assunzione del cibo e il manifestarsi di alcune abilità motorie quali ad esempio l’impossibilità di usare le posate.
    Da qui l’idea di personalizzare il pasto con il Finger Food che l’ospite può consumare a piacimento senza utilizzare le posate e di diluire le occasioni di consumo durante la giornata, oltre i consueti appuntamenti dei pasti.

    Stessa qualità in nuovi e appetitosi “bocconcini”

    Quando parliamo di Finger Food pensiamo subito a cibo che ci portiamo a spasso con l’ausilio di una coppetta e consumiamo outdoor grazie a mini-posate. Nel caso specifico di questa proposta, ci riferiamo a qualcosa che può essere mangiato solo con le mani, che conservi profumo, aroma e gusto delle materie prime consumate dagli altri pazienti e che soddisfi correttamente il fabbisogno nutrizionale del paziente.
    Proprio per venire incontro a queste esigenze il team di lavoro di Sodexo ha sviluppato partendo da zero le ricette del menù ponendo attenzione ad alcuni fattori specifici: creare dalle materie prime impiegate per la preparazione dei pasti bocconcini o mignon, che non lasciassero residui sulle mani degli ospiti (le persone affette da questa patologia tendono a pulirsi frequentemente le mani) assicurando al contempo un adeguato apporto calorico.

    L’alimentazione a sostegno del benessere

    Quello del Finger Food è un progetto articolato frutto una complessa fase di ricerca e sviluppo da parte dei team di cucina e la supervisione della dietista, che ha avuto l’avallo dell’azienda sanitaria locale. Per il gruppo di lavoro la sfida maggiore è stata quella di individuare la corretta dimensione e consistenza delle pietanze, senza l’uso di additivi artificiali, con l’obiettivo di garantire la migliore soddisfazione al gusto.  
    “Il successo dell’iniziativa lo abbiamo visto sotto tutti i punti di vista: una migliore fruizione e soddisfazione del pasto da parte degli utenti, un’inclusione degli ospiti del nucleo Alzheimer che non hanno avuto un trattamento “differente” rispetto agli altri e infine un beneficio sulla salute come ha testimoniato l’azienda sanitaria che ha portato avanti un monitoraggio tramite controllo ponderale ed esami del sangue, provando i benefici del Finger Food” commenta Paola Mosetto, Responsabile Servizio Dietetico, Sodexo.