L'importanza della digitalizzazione in Sodexo

Published on : 27/04/22
  • A tu per tu con Enzo Meneghello, Marketing Director per il Segmento Scuole, Sanità e Senior di Sodexo

    La pandemia ha accelerato una rivoluzione già in atto da qualche tempo, promuovendo nuovi ecosistemi digitali. Come si è mossa Sodexo per anticipare e rispondere alle esigenze di utenti e stakeholder?

    L’interruzione di tutti i servizi durante la pandemia ha cambiato la quotidianità di ogni singola persona. Un fattore che si è rivelato determinante per lo sviluppo e l’adozione di soluzioni digitali. Anche Sodexo ha saputo cogliere questa opportunità offerta dai canali digitali, facendo proprie le necessità e le aspettative di ogni tipo di consumatore. Sono state disegnate nuove soluzioni o migliorati dei tool già esistenti sempre con l’obiettivo di portare valore alle persone e migliorare la loro qualità della vita che è da sempre il principio cardine della nostra filosofia.

    Qual è lo strumento digitale che Sodexo ha introdotto con maggior successo durante la pandemia?

    Sicuramente Padlet, che rappresenta l’esperienza più concreta e significativa di strumento digitale al servizio del consumatore. Nata durante il lockdown del 2020, si è da subito presentata come la soluzione ideale per rispondere all’emergenza sperimentata nei nostri nidi di infanzia. Padlet è uno strumento molto semplice: un sistema di bacheche digitali che ha permesso di condividere con le famiglie diverse tipologie di contenuti informativi, educativi, pedagogici e di approfondimento. In questa “avventura” sono stati coinvolti educatori, famiglie e gli stessi bambini, un ecosistema completo. Con i bambini è stato possibile ricreare le esperienze che erano portate avanti in presenza all’interno dei nidi, grazie anche all’impegno delle educatrici supervisionate dai nostri esperti e coordinatori psicopedagogici.

    Anche oggi lo strumento è attivo ed è stato rilanciato. Per i genitori rappresenta un canale informativo privilegiato e una finestra sempre aperta sulle attività che vengono svolte all’interno del nido.

    Inoltre, è noto che bambini molto piccoli e anziani hanno molti punti di contatto. Per questo stiamo proponendo questa soluzione anche all’interno delle case di riposo con la stessa finalità, ovvero quella di mantenere in contatto gli ospiti con i familiari.

    Avete introdotto anche altri strumenti digitali?

    Certo, in particolare SoHappy, una web-app dedicata al servizio di ristorazione scolastica. In questo caso è stato riprogettato il tool, immaginando che fosse una soluzione essenziale, di semplice utilizzo e che prevedesse un doppio accesso genitore e studente, con grafica e contenuti personalizzati a seconda dell’utente che vi accede. La web-app permette di visualizzare il menu del giorno con dettagliate informazioni su valori nutrizionali e allergeni, di avere i suggerimenti per la cena e di accedere a una sezione di news e consigli per sensibilizzare adulti e bambini su temi importanti come la sana alimentazione, l’educazione alimentare e i corretti stili di vita.

    Oltre a SoHappy abbiamo anche My Sodexo, una web-app pensata più per le caffetterie e i ristoranti, sia in contesti universitari che sanitari e aziendali. Questa permette di consultare tutti i piatti del menu del giorno, creare il proprio diario alimentare, prenotare il pranzo ed effettuare il pagamento dello stesso in modo molto semplice. Durante il lockdown ha permesso inoltre di realizzare consegne take away all’interno di contesti universitari, oltre a garantire il distanziamento delle persone attraverso due nuove funzionalità, una per prenotare in determinate fasce orarie un posto all’interno dei ristoranti, l’altra per monitorare le code e i tempi di attesa negli stessi.

    Infine, stiamo cercando di rendere digitali anche le nostre survey, coinvolgendo insegnanti, bambini e genitori. Raccogliere la soddisfazione dei nostri consumatori in forma cartacea risulta essere un percorso piuttosto macchinoso, con anche tempi lunghi per ottenere i risultati finali. Ora invece stiamo portando avanti una doppia soluzione, in particolare nelle scuole: da una parte l’insegnante che supporti i ragazzi sulla compilazione dei questionari, raccogliendo un valore medio per classe, dall’altra far compilare il questionario direttamente a casa dai genitori insieme ai bambini, spostando le survey su un canale digitale, con il vantaggio di sprecare meno carta e di velocizzare la raccolta dei dati.

    Realizzare strumenti digitali ed elaborare contenuti che sappiano rispondere alle esigenze degli utenti prevede l’integrazione di più competenze e conoscenze interne all’azienda. Qual è stato il vostro approccio?

    Lo sviluppo dei diversi strumenti digitali, sia dal punto di vista concettuale che contenutistico, passa attraverso una progettazione rigorosa e puntuale. Ogni aspetto è affrontato da più punti di vista, attraverso un lavoro di squadra, che parte dal Marketing e dalla Comunicazione per poi coinvolgere l’IT, le competenze della Qualità e Sicurezza per contenuti orientati all’educazione alimentare e ambientale, fino al contributo della squadra operativa sul campo. Tale attività è preceduta da un percorso di analisi e di preparazione che richiede una conoscenza delle soluzioni presenti sul mercato e presuppone una comprensione profonda dei bisogni del target di riferimento.

    Secondo la vostra esperienza, in che modo l’esperienza dell’utente può decretare il successo o il fallimento di un servizio o di una interazione tra consumatori e aziende?

    Un buon risultato finale non si basa solo sulla parte estetica, grafica e di interfaccia, ma deve prevedere l’inserimento di contenuti accattivanti e interessanti con una navigazione semplice e fluida. Il principio fondante che dovrebbe guidare lo sviluppo di tool digitali è quello della semplificazione. Bisogna lavorare in modo che l’esperienza sia la migliore possibile per l’utente, sapendo rispondere alle domande dei consumatori.

    Per esempio, per la nuova versione della web-app SoHappy abbiamo eliminato alcune funzionalità ritenute poco utili, rendendo lo strumento più agile. Siamo inoltre passati da un’app tradizionale a una web-app, permettendo così all’utilizzatore di avere uno strumento sempre aggiornato senza la necessità di dover scaricare ogni nuova versione dagli store.