Metti un pedagogista in famiglia

Published on : 23/05/22
  • Quali sarebbero i vantaggi di avere un pedagogista in famiglia?

    Perché, vi chiederete voi, dobbiamo mettere un pedagogista in famiglia?
    Perché, dico io, potrebbe essere una risorsa non da poco.
    Andiamo per gradi.
    La figura del pedagogista può essere di aiuto nelle normali tappe di crescita dei bambini/e della famiglia stessa.
    La famiglia si costruisce e cresce a partire da tutti gli elementi che la compongono, se arriva un bambino/a cambia gli assetti consolidati, si viene a creare uno spazio nuovo che talvolta potrebbe mettere in discussione il già noto.
    Le abitudini mutano, gli equilibri talvolta scricchiolano.
    Cambiano i ritmi, gli odori, i tempi e spesso gli spazi occupati da miriadi di cose appartenenti al nuovo arrivato.
    Ecco che il/la pedagogista può aiutare a considerare le modalità per ristabilire nuovi equilibri e nuovi modi di stare assieme.
    Crescere un bambino/ e crescere con un bambino/a è una bella avventura ma non sempre si hanno le informazioni utili per accompagnare nel percorso.
    Il pedagogista aiuta a conoscere le peculiarità delle varie fasi dello sviluppo infantile, aiuta a gestire quelle inevitabili situazioni dove l’adulto si interroga sulla propria capacità di fare il genitore.
    Nessuno nasce genitore e nessuno nasce “imparato”.
    Accade a tutti di chiedersi: “Farò la cosa giusta? Sarò capace?”
    Il pedagogista agisce nella quotidianità, intercetta le domande del genitore per accompagnarlo a gestire momenti di fatica e tappe evolutive importanti.
    Alcuni esempi:

    • Togliere il pannolino, quando, come, con che metodo, solo di giorno o anche di notte? E la cacca?
    • Quando e come affrontare il periodo di passaggio tra il nido e la scuola dell’infanzia (scuola dell’infanzia e scuola primaria/media/superiore)
    • Come gestire la rabbia di un bambino/a o i suoi momenti di sconforto
    • Quale comunicazione attivare affinché il NO genitoriale venga vissuto non come una punizione bensì come un aiuto
    • Le regole: quali e quante? A che età incominciare?
    • Il lettone si, no e se si fino a quando?
    • Preadolescenza e adolescenza: arrivano gli alieni!
    • I primi innamoramenti, le prime delusioni.

    Ho lanciato alcuni stimoli ma ovviamente ce ne sono tantissimi e riguardano sia la gestione dei figli che la coesione tra adulti.
    È questo un tema particolarmente caro al pedagogista che si occupa di educazione: attivare una possibile coesione educativa tra adulti che si mettono in gioco per allevare un figlio.
    Coesione tra genitori, questo senza dubbio il tema più importante: coesione con altre figure che hanno il compito di accompagnare nella crescita.
    Il pedagogista può essere una risorsa anche in momenti critici come la separazione dei genitori, le coppie genitoriali che vivono separate già da tempo, i passaggi di vita o le prime crisi amorose dei ragazzini.
    Dunque un pedagogista in famiglia anche si.

    Paola Cosolo Marangon
    Formatrice e consulente pedagogica
    CPP - Centro Psicopedagogico
    cppp.it